mercoledì 14 febbraio 2018

Recensione del libro "Il gatto che aggiustava i cuori" di Rachel Wells

  La libreria dei sogni che si avverano.

Genere: Narrativa
Pagine: 311
Prezzo: 16,90€ cartaceo 
Editore: Garzanti libri
Data uscita: 2016

         *****************************************

Trama.
Come ogni gatto, Alfie adora passare le sue giornate sonnecchiando sul divano davanti al camino. Un po' di carezze, un po' di fusa rumorose, ed è felice. Ma all'improvviso è costretto a lasciare la casa in cui è cresciuto, e si ritrova solo e sperduto per le strade di Londra. Tutto cambia quando arriva in Edgar Road, una via piena di verde e di bellissime villette a schiera. Alfie capisce subito che solamente lì può sentirsi di nuovo a casa. Solamente lì può trovare una nuova famiglia. Eppure gli abitanti del quartiere non sono pronti ad accoglierlo. Concentrati sui loro problemi, non hanno tempo per occuparsi di lui. Fino a quando scoprono che non è un gatto come gli altri. Ha un dono speciale: è capace di riconoscere i desideri più nascosti. Alfie sa bene che Claire è ancora in cerca di amore dopo essere stata lasciata dal marito; che Jonathan, cinico e disincantato, in realtà si sente troppo solo, e che Polly vorrebbe solo qualcuno in grado di proteggerla. Giorno dopo giorno, si accorgono di quanto abbiano bisogno di lui. Il loro nuovo amico è pronto ad aiutarli, a provare a cambiare le loro vite, a riaccendere le loro speranze. Perché Alfie è in grado di aggiustare quello che il destino a volte ha rotto e di ascoltare la melodia silenziosa dei loro cuori.

Recensione.

“Con il cuore spezzato e temendo di non avere un’alternativa allettante, sono partito dall’unica casa che avessi mai conosciuto. Non sapevo in che direzione stavo andando e nemmeno come me la sarei cavata. Sapevo, però, che dovevo far conto su me stesso, sulle mie limitate capacità, piuttosto che su un gattile.”
Inizia così il secondo capitolo del primo libro di Rachel Wells.
Perché iniziare dal secondo capitolo? Nel primo si presenta la situazione che spiega cosa sta davvero accadendo. 
Ed ecco qui che lo riassumo: un’anziana signora muore e la figlia con il marito devono occuparsi di sgombrare la casa. 
Solo che in casa, insieme alle “tante cianfrusaglie” c’è anche un gatto, Alfie. 
Purtroppo la figlia non può occuparsi del gatto della madre quindi pensa che la soluzione migliore sia di portare Alfie in un gattile.
Inizia così a svilupparsi tutta la storia che vede il dolce, tenero Alfie, cresciuto sin da cucciolo in casa, sul comodo divano, con i pasti ad orario e mai saltati, a dover scegliere se finire in un gattile (per lui visto alla stregua di una vera e propria prigione) oppure trovare una soluzione diversa che non gli faccia mancare l’amore, le cure, le coccole con cui è stato cresciuto dalla sua padrona.
Il libro, che a prima vista si presenta molto leggero e scorrevole, non manca di momenti che portano grande commozione (i ricordi di Alfie nella sua vecchia casa, l’amicizia con la gatta che si trovava in casa già da anni e che lo aveva accolto come un figlio …), momenti di vero divertimento alle battute e ai commenti di Alfie. ….
Si, perché la bellezza del libro è che è “narrato” in prima persona dal tenero Alfie.
Chi ha avuto almeno un gatto nella propria vita (io ne ho avuti due splendidi, insieme a due dolcissimi cani) potrà senz’altro riconoscere la tenerezza ma anche la simpatica sfrontatezza e “sornionità” che caratterizza tutti i gatti e vi farà esclamare: “Se potesse parlare anche il mio gatto direbbe questo!”
Ma la cosa davvero straordinaria è che Alfie incontrerà tante persone che hanno problematiche diverse ma in comune un’unica necessità: essere rincuorate e amate.
Alfie sa bene cosa vuol dire tutto questo e farà di tutto per “aggiustare i cuori” di tutti coloro che incontra sulla sua strada. 
“D’indole gentile e amorevole, ero impegnato nella nuova, specialissima missione: prendermi cura delle persone.” è la frase che compare in bellavista sulla quarta di copertina di questo libro che si rivelerà, alla fine, molto significativo. 
Quando lo leggerete passerete il tempo a immedesimarvi in qualcuna delle persone ma, sembrerà strano, spesso nel dolce Alfie: chi di noi non ha dovuto, per un qualsiasi motivo, abbandonare il comodo divano ritrovandosi la vita sconvolta e, pieni di paura, dover contare solo su noi stessi per poter trovare la via e riportare serenità nella propria esistenza?
Per chi leggerà il libro e lo troverà delizioso come ho fatto io, una buona notizia: l’autrice, visto il grande successo del romanzo, ne ha scritto il seguito: “Il gatto che insegnava ad essere felici” (ed. 2016) e “Il gatto che regalava il buonumore.” (ed. 2017)
Li ho ordinati in libreria ma è arrivato prima il terzo della serie. A breve arriverà il secondo così potrò leggerli in ordine e vi farò sapere.

VALUTAZIONE PERSONALE: 

Stefania

Nessun commento:

Posta un commento