lunedì 8 ottobre 2018

Recensione del libro "Il patto dell'Abate nero" di Marcello Simoni







Il patto dell'Abate Nero.
Genere: Giallo Storico
Pagine: 328
Prezzo:  0,99€ ebook - 9,90€ cartaceo
Editore: Newton Compton Editori
Data uscita: 25 giugno 2018

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Trama.

13 marzo 1460, porto di Alghero. Un mercante ebreo incontra in gran segreto l'agente di un uomo d'affari fiorentino, messer Teofilo Capponi. Vuole vendergli un'informazione preziosissima: l'esatta ubicazione del leggendario tesoro di Gilarus d'Orcana, un saraceno agli ordini di re Marsilio, scomparso ai tempi di Carlo Magno. Venuta per caso a conoscenza della trattativa, Bianca de' Brancacci, moglie di Capponi, intuisce che suo padre era coinvolto nella ricerca di quel tesoro prima di morire. Elabora così un piano e per realizzarlo chiede aiuto a Tigrinus, il noto ladro con cui ha già avuto a che fare. Tigrinus dovrà partire alla volta di Alghero e, spacciandosi per Teofilo Capponi, dovrà mettersi sulle tracce dell'oro di Gilarus e scoprire anche la verità sulla morte del padre di Bianca.

Recensione.


I personaggi e l'ambientazione di questo romanzo già la conosciamo poichè questo è il secondo libro di una nuova saga di Marcello Simoni.
Il precedente libro si chiama "L'eredità dell'Abate Nero" e la recensione la trovate Qui.
Anche questo resta sulla stessa linea dei capitoli decisamente corti, 328 pagine divise in 80 capitoli ed epilogo finale; finale si fa per dire perchè fa dedurre che ci sarà un seguito.

Tigrinus è il protagonista della storia, un ladro furbo, che sa sempre come cavarsela, con la risposta (e in certe occasioni, la battuta ) pronta tra lo sfacciato e lo schietto ma con dei valori racchiusi dentro di lui come si potrà poi intuire nel rapporto con un'anziana monaca.
Si, è un ladro ma ha un ferreo codice morale che segue sempre e che non ha mai messo da parte, l'omicidio non rientra in ciò che fa, nemmeno per difendersi, mantiene la parola data senza eccezioni.

Bianca De Brancacci è l'altra protagonista, colei che accuserà Tigrinus dell'omicidio del marito, Teofilo Capponi, per attirarlo a sè in modo da potergli affidare una missione importante che riguarda un tesoro e un possibile segreto che riguarda il padre defunto quando lei era ancora piccola.
Si scoprirà un lato vendicativo e freddo di questa donna che manterrà la sua posizione senza perdere il controllo nonostante su di lei gravi l'accusa di aver ucciso il marito.

Le vite di Tigrinus e Bianca si intrecciano a causa della morte del marito di Bianca, cosi come era già successo con il precedente romanzo quando le loro vite si sono intrecciate dopo la morte dello zio di Bianca.
In questa occasione non sarà il caso a farli incontrare ma una confessione della stessa Bianca per quanto riguarda il presunto assassino del marito.
In realtà sarà solo un modo per attirare Tigrinus per poi servirsi di lui in una missione ben precisa, quella di capire se suo padre sia effettivamente morto anni prima oppure ci possa essere la possibilità di ritrovarlo vivo disperso in chissà quale luogo.

In questo romanzo si vede un Bianca diversa, cinica, crudele, fredda e devo dire che viene difficile fare il tifo per lei in questa occasione.
Tigrinus invece mantiene sempre il suo strano codice morale e nonostante sia un ladro resta pur sempre il personaggio migliore del romanzo.

Onestamente mi è piaciuto meno rispetto al precedente, forse avevo troppe aspettative o dal titolo mi aspettavo un'evoluzione della storia leggermente diversa.
Questo non toglie il fatto che sia un eccellente scrittore che non si perde in eccessive descrizioni ma allo stesso tempo rende perfettamente l'idea dell'ambientazione e dei personaggi.
Merita sicuramente una rilettura e lo consiglio per gli amanti del genere e dei suoi romanzi.
Questa volta non è stato semplice scrivere la recensione poichè ho dovuto elaborare bene le mie impressioni e attendere qualche tempo prima di decidere di pubblicarla.

VALUTAZIONE PERSONALE: