sabato 19 agosto 2023

Recensione del romanzo: "Cantico di una scacchiera" di Anis Naffati




 Cantico di una scacchiera.

Genereromanzo fantasy
Pagine: 504
Editore: Pav edizioni
Prezzo: 22.00€ cartaceo
Data uscita: 27 maggio 2021
 


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Trama.

La pace sancita dai trattati è in pericolo. Versantius Vezarium, reggente del Duca di Apharos, riceve un ordine preciso dal padre: uccidere il Duca, assumere il potere e permettergli di portare a termine la rivoluzione dell'Imperatore Techno Valazdar. Un rifiuto basta per rievocare i rancori del loro passato e preannunciare una guerra, che se all'inizio tacita, alla pari di una scaramuccia da salotto nobiliare, si ripercuote sull'intero Reame. Fatti inquietanti, cavalieri erranti e compagnie improbabili sono pedine di una scacchiera improvvisata, rimasta su una tavola troppo a lungo a causa di una partita mai conclusa.


Recensione:
Ultimamente ho avuto poco tempo per leggere per cui per questo romanzo ci ho messo ben 2 mesi, vuoi per le numerose pagine (ben 500), vuoi per gli alti e bassi riguardo l'interesse verso la storia, ho preferito prendermi delle pause ma concluderlo. Mi piace molto il genere fantasy, cosi come l'idea di concludere sempre ogni libro perché so che alla fine ne vale sempre la pena anche solo per lo sforzo dell'autore nel creare una storia e un mondo in cui immergersi.
Per apprezzare veramente questo libro sono dovuta arrivare alla fine, si perché ammetto di averlo trovato un po' pensante in alcuni capitoli.
Tantissimi personaggi, tantissimi nomi anche un po complicati (Monosiklo per me era diventato monoskilo altrimenti sarebbe stato un casino doverlo leggere correttamente ogni volta XD), con annesse spiegazioni piuttosto lunghe di eventuali parentele o caratteristiche del personaggio o del suo lavoro/ruolo che certamente possono starci ma in alcuni tratti hanno reso la storia molto lenta.
Altra nota dolente gli intrecci, sono tantissimi!!! Per ricordarsi tutto sono veramente troppi. Magari un personaggio sparisce per 200 pagine per cui ti dimentichi e dici.. "ma questo da dove spunta?" per poi ricordare che effettivamente avevi già letto qualcosa su di lui.
Numerosi colpi di scena, numerosi scenari che si aprono e che ovviamente dopo 500 pagine uno si aspetta che qualcosa inizi a chiudersi, invece no... non si chiudono perché essendo una saga questo è un po' come se fosse semplicemente una presentazione della situazione per cui ti restano tantissimi dubbi, tante domande... e questo è positivo perché significa che lo scrittore ha saputo creare una sorta di finale che potesse portare il lettore a voler sapere cosa succede dato che finalmente si iniziano a ricongiungere tutti i fili che erano stati tirati nei capitoli precedenti... o se vogliamo utilizzare la scacchiera come nel libro, è possibile mettere tutti i pedoni nelle loro caselle per fare le loro mosse.
Devo dire che la storia è molto interessante, ben studiata anche se qualcosa si sarebbe potuto evitare, ci sono capitoli che potevano essere più corti per alleggerirli dato che il materiale è veramente tantissimo.
Alcuni personaggi (spuntati in una scena ma ben descritti) potevano essere messi direttamente nel libro successivo proprio per evitare il rischio di dimenticarsi di loro e per evitare di ripetersi per farne memoria. Ma è solo un mio pensiero dettato dalla difficoltà nel ricordare cosi tante cose.
Nel complesso è un buon romanzo e, se vi piace il genere, ve lo consiglio tenendo presente che se faticate a ricordare i nomi vi conviene prendere un foglio per segnarli mettendo accanto una pio di caratteristiche.
Buona lettura.

Valutazione: