lunedì 19 febbraio 2024

Recensione del romanzo: "Il richiamo segreto del mare" di Judith Sparkle

 



Il richiamo segreto del mare.

Genereromanzo rosa
Pagine: 254
Editore: PubMe
Prezzo: 9.90€ cartaceo
Data uscita: 30 novembre 2023
 

     **************************************

Trama.

È una notte d'inverno quando Josué Rancon trova uno strano oggetto nella sua rete da pesca. Potrebbe essere l'antico crocifisso di Santa Marta venerato dalle genti del posto fin dall'anno Mille e perduto due secoli prima a causa dell'assedio di Napoleone. Josué ne è convinto, tuttavia la Sovrintendenza manda ad indagare sull'isola l'archeologa Marianne Leroy, docente universitaria con anni di esperienza. Marianne è costretta a collaborare con Josué, perché il crocifisso è sotto la sua custodia finché non verrà provato che sia autentico. Purtroppo l'uomo è l'esatto opposto di ciò che lei si aspetta e lavorare con lui è tutt'altro che semplice. E mentre lei è sempre più affascinata dalla storia e dall'analisi della reliquia, Josué sembra attratto dal crocifisso per un altro motivo. Un motivo più oscuro e segreto, nel quale Marianne si sente sempre più coinvolta. Josué nasconde un segreto e il crocifisso è la chiave. Ma è una chiave che apre un passato doloroso e Marianne dovrà scegliere se aiutare fino in fondo Josué o allontanarsi da lui per sempre.


Recensione.

Ho iniziato a leggere questo romanzo proprio il giorno dopo aver scritto un capitolo su Santa Marta in collaborazione con un'autrice, senza pensare che alla base di questa storia ci sia proprio lei. Conosco Judith da molti anni ormai e ogni volta che sta per uscire un suo romanzo non vedo l'ora perché per me è una garanzia. So già che le sue storie saranno per me compagne di viaggio che mi porteranno a voler divorare il prima possibile ogni pagina ma allo stesso tempo mi faranno sentire la mancanza dei personaggi per la loro compagnia e la loro delicatezza.
Jousué e Marianne sono i protagonisti di queste pagine, molto diversi tra loro, almeno in superficie, hanno una vita simile, dolori simili ma che hanno affrontato in metabolizzato in modo diverso, nonostante ciò, in qualche modo tra loro c'è un filo che li unisce e rende il loro rapporto non scontato e naturale allo stesso tempo.
Josué è un pescatore, il suo amore per il mare si vede, anche se quella non era in realtà la vita che avrebbe voluto fare, gli eventi lo hanno portato lì e lui ci resta come a voler espiare colpe che in realtà non ha. Bada al padre malato, con lui il suo carattere un pò burbero si quieta, ha uno sguardo che lascia trasparire il dolore che ha provato e a cui è stato dato un carico più pesante del dovuto.
Marianne, svolge il suo lavoro da archeologa in modo eccellente, precisa, professionale, ma, nonostante sia una delle migliori nel suo campo, è empatica e riesce a mettere prima gli altri anche rispetto alla sua professione e professionalità.
Il ritrovamento del crocifisso di Santa Marta li fa incontrare, le lo strade si intrecciano poi prendono binari diversi ma il loro rapporto, inizialmente complicato, si evolve nonostante svariati intoppi, il passato che torna e intrusioni inaspettate. 
Non mi sto a dilungare, ci sarebbe tanto da dire ma non voglio rovinarvi la lettura, vorrei invece lasciarvi cosi, con il consiglio di leggerlo se volete una storia diversa, un romanzo rosa con un pizzico di leggenda, con qualche intrigo e colpo di scena ma anche con tanta comprensione e l'idea che ogni cosa si può sistemare e prendere una piacevole piega inaspettata.
Come valutazione ho dato 4 stelle, avrei voluto qualche approfondimento in più sulla storia passata di Josué e Marianne. Ci sono vari dettagli ma avrei voluto qualcosa di più, ho alcune domande che mi frullano in testa ma le farò direttamente a Judith.
Buona lettura.

Valutazione:  

giovedì 8 febbraio 2024

Recensione del romanzo: "La via del miele" di Cristina Caboni

 



  

La via del miele.

Generenarrativa contemporanea
Pagine: 320
Editore: Garzanti
Prezzo: 18.00€ cartaceo
Data uscita: 11 ottobre 2022
 

     **************************************

Trama.

Dal tetto del palazzo, Alice riesce ad ammirare tutta Parigi. Davanti a tanta bellezza, ciò che si è lasciata alle spalle non fa più così male. Con sé ha portato solo la cosa più importante: le sue api. Lì, a decine di metri d'altezza, c'è il suo alveare, un posto per lei magico. Ma ora le api sono scomparse, e Alice sa che questo è un messaggio per lei. Loro da sempre le indicano la strada. Così, quando il telefono squilla, capisce che tutto sta per cambiare: sua sorella Emma, la persona che ha amato come nessun'altra, ma che non sente da due anni a causa di una sciocca lite, non c'è più. Prima di andarsene, però, le ha lasciato il dono più grande: sua figlia. Alice non sapeva di avere una nipote e non ha idea di come si cresca un bambino. Non si sente all'altezza. Deve trovare qualcuno che se ne prenda cura, anche se questo vuol dire andare in Sardegna, l'isola che fa da sfondo a tanti racconti della sua famiglia. L'isola dove vedrà le sue api volare leggere e riflettere il sole in lampi d'oro. Dove anche l'amore avrà un significato nuovo. Gli odori, i sapori e il vento di quella terra lontana faranno cadere una a una tutte le sue certezze, mentre le sue radici riaffioreranno dalla terra. Perché per andare avanti dobbiamo sapere chi siamo stati. Come un'ape che ricorda sempre la strada verso l'alveare, abbiamo tutti bisogno di trovare un posto da chiamare casa. Cristina Caboni torna con un romanzo che è un inno alla natura. L'autrice ci parla di quello che le sta più a cuore, la magia delle api e la difesa del loro mondo. Una storia di scelte e di legami familiari. Di amore e di speranza. Tra il fascino di Parigi e quello della Sardegna, una ragazza prova ad abbattere le barriere che la dividono dalla vera sé stessa.

Recensione.

Puntavo da tantissimo questo romanzo, mesi e mesi, ma c'era sempre qualcosa che mi tratteneva dall'acquistarlo; avrei potuto prenderlo in biblioteca, ma l'idea non era contemplata per due motivi... il primo riguarda il fatto che sentivo il bisogno di avere una copia da tenere  per leggere con calma e il secondo perché avrei voluto appuntare, segnare etc..
Ho fatto bene a seguire l'istinto e a non prenderlo in biblioteca, ci ho messo qualche mese per portarlo avanti e leggerlo, o anche solo andare oltre il primo capitolo. Non ho sottolineato ne appuntato nulla ma credo meriti una seconda lettura per arrivare a questo. Ebbene si, certe volte ho bisogno di sottolineare anche i romanzi XD.
Ero anche piuttosto ottimista portandolo in ospedale quando sono stata ricoverata per l'operazione, salvo poi rendermi conto che avevo talmente tanto dolore da non riuscire a tenere in mano nemmeno un foglio, per cui tutti e 4 i libri che mi ero portata sono rimasti nello zainetto e tornati a casa intonsi.
Il fatto di averci messo mesi per concluderlo sono dettati da varie vicende, prima tra tutte iniziare il libro dopo la diagnosi di cancro e leggere della morte della sorella di Alice per un cancro... Non è proprio la più bella e simpatica delle coincidenze per cui ho mollato. Poi l'ho ripreso e stava andando meglio ma in ospedale come detto non se n'è fatto nulla, al rientro men che meno perché avevo bisogno di qualche settimana di convalescenza ma eccoci ad inizio gennaio, finalmente lo riprendo tra le mani e... in pochi giorni lo finisco.
Sempre convinta di non fermarmi ad una prima impressione, cerco sempre di portare a termine le letture anche se magari sono controvoglia perché mi piace poco.. spesso vengo smentita e ne sono felice.
Ma passiamo alla recensione vera e propria (mi piace fare anche le premesse).
Alice, la protagonista, non mi era molto simpatica all'inizio, ci ho messo parecchio per iniziare a comprenderla e ad apprezzarla, l'evoluzione del suo rapporto con la nipotina, all'inizio molto complicato e che le scombussola totalmente la vita, è stato naturale e semplice. Cosa diversa invece per quanto riguarda il suo rapporto con le persone che incontrerà in Sardegna, non so come spiegarlo ma ho avuto l'impressione che mancasse qualcosa per la gestione dei rapporti con loro sia con il fidanzato francese. Arriva in Sardegna dal nulla, gesto atipico per il personaggio, e il tutto si conclude in pochissimo. Il rapporto con la madre invece è decisamente complicato e, benché la madre risulti particolarmente poco simpatica e accogliente, il tutto si evolve come ci si può aspettare anche grazie a qualche colpo di scena ben inserito ma che non ho capito al volo.
Meraviglioso invece il mondo del miele e delle api, ad un certo punto avrei voluto provare a lavorare con le api, provare ogni genere di miele e scoprire ancora di più cosa nasconde questo mondo incantato che si crea dentro le arnie.
Non mi dilungo oltre anche perché rischierei di svelare troppo per cui vi consiglio la lettura.

Valutazione: