venerdì 22 giugno 2018

Recensione del libro "Il segreto di Parigi" di Karen Swan





Il segreto di Parigi
Genere: Narrativa rosa
Pagine: 383
Prezzo: 8,50 € cartaceo - da 0,99€ ebook 
Editore: Newton Compton
Data uscita: Giugno 2017

         *****************************************


Trama.

Da qualche parte, lungo le strade di Parigi, c’è un appartamento sommerso da strati di polvere e segreti: è stracolmo di opere d’arte d’inestimabile valore che sono rimaste lì, nascoste per decenni. L’incarico di valutare quei tesori è affidato a Flora, giovane e ambiziosa esperta d’arte, una donna in grado di mantenere il controllo durante un’asta da milioni di sterline, ma con serie difficoltà ad accettare un invito a cena a lume di candela. Flora ha il compito di ricostruire la storia di ogni dipinto presente nell’appartamento, per cercare di scoprire chi abbia tenuto nascoste quelle opere d’arte. Si ritrova così catapultata negli affari dei Vermeil, una famiglia del jet set internazionale che si muove tra Parigi e Antibes, e si rende ben presto conto di avere a che fare con qualcosa di poco chiaro. Xavier Vermeil sembra infatti intenzionato a porre un freno all’interesse di Flora per la sua famiglia. Che cosa nasconde? Ambientato in luoghi dalla bellezza mozzafiato e narrato con uno stile capace di avvincere il lettore, Il segreto di Parigi è un racconto intenso e impossibile da dimenticare.

Recensione


Il tema portante del libro di Karen Swan nasce da una notizia vera pubblicata da varie testate giornalistiche: “Il Louvre vuole restituire ai legittimi proprietari alcuni dipinti.”

Flora Sykes è una donna esperta d’arte che svolge con attenzione, precisione e passione il suo lavoro. L’amore per l’arte si è impadronito di lei sin da piccola, quando si nascondeva sotto lo scranno del padre, battitore per una tra le più prestigiose case d’aste di Londra. 
Viene mandata a Parigi dal suo capo, Angus, presso la famiglia Vermeil. 
Nottetempo dei ladri sono entrati in un appartamento di proprietà dei genitori di Jacques Vermeil. 
La cosa strana è che l’appartamento era chiuso da settantatré anni, per volontà della madre, unico genitore rimasto a Jacques; cosa ancor più straordinaria, è zeppo di opere d’arte, in particolare un prezioso Renoir.
Flora ha il compito di catalogare tutte le opere d’arte presenti nella casa e scoprirne la provenienza, per poterle poi venderle all’asta per conto della famiglia Vermeil. 
Non sarà così facile come prevedeva; i rampolli di casa, Xavier e la sorella Natascha, creeranno non pochi problemi a Flora, persino i coniugi Vermeil non sanno che fare con questi figli scapestrati, o almeno così sembra.

Dalle prime pagine il libro sembra scorrere senza nulla di particolarmente avvincente; neanche il primo turbolento incontro tra Natascha e Flora, interrotto da Xavier, sembra risvegliare grande attenzione per una trama che sembra rivelarsi quasi piatta. 
Se non fosse che, pagina dopo pagina, particolare dopo particolare, quasi in sordina, scatta una crescente curiosità che viene premiata da colpi di scena e misteri, come l’esistenza di un altro appartamento in cui un altro importante dipinto viene scoperto quasi per caso e grazie all'insolenza di Natascha.
Si scoprirà che il desiderio della matriarca della famiglia Vermeil di non aprire l’appartamento se non alla sua morte, affonda le sue radici in un lontano periodo triste e doloroso che ha come scenario la seconda guerra mondiale e la sottrazione di quadri d’autore da parte dei nazisti a danno delle famiglie ebree.
Sembra che, ad un certo punto, tutto sia chiaro e terribilmente devastante per la famiglia Vermeil, in particolare per Jacques, ma in realtà si scopre che la verità è ben diversa. 

Parallelamente al mistero della provenienza dei quadri si innescano burrascosi incontri tra la protagonista con Xavier e Natascha, che mettono a dura prova la pazienza di Flora. 
Ma anche qui, quella che sembra una chiara realtà (Natascha ribelle, drogata, fuori dagli schemi, che fa di tutto per rendersi odiosa; Xavier, drogato, alcolista che sembra essere l’ombra della sorella) nasconde invece una devastante verità.
Inoltre anche nella vita di Flora sta accadendo qualcosa di spiacevole: il fratello ha rivelato un terribile segreto che ha sconvolto tutta la sua famiglia e che, ben presto, sarà a conoscenza di tutti.

Fino alla fine il libro si rivela una continua sorpresa con vari colpi di scena.
Come dicevo, si inizia un po' al rallentatore, quasi chiedendosi se sia il caso di continuare a leggerlo o abbandonarlo, mentre poi la trama diventa così avvincente da incuriosire pagina dopo pagina.
Direi che è un libro gradevole che riesce a mettere insieme un passato storico doloroso per tutto il mondo, attraverso l’arte, e la consapevolezza che, spesso, la verità non è sempre quella che appare come la più evidente.

Stefania.

VALUTAZIONE PERSONALE:

Nessun commento:

Posta un commento