domenica 2 febbraio 2025

Recensione del romanzo: "Tè alla Viola e segreti in soffitta" di Alice Buzzella

 





Titolo: Tè alla viola e segreti in soffitta
Autore: Alice Buzzella
Genere: Narrativa contemporanea, romance
Casa Editrice: Land Editore
Data di Pubblicazione: 19 dicembre 2024 
Formato e prezzo Ebook: 0,99€, Cartaceo 16,00€, Copertina rigida: 19,99 €



Trama:
Margherita, una giovane appassionata di scrittura, stringe un’insolita amicizia con Violet, un’anziana signora che gestisce una sala da tè letteraria. Il loro legame si fonda sull’amore comune per la scrittura, e Violet diventa per Margherita una mentore e fonte d’ispirazione. Quando Violet attraversa un periodo difficile, Margherita decide di aiutare Gavin, il nipote di Violet, nella gestione della sala da tè. Questo impegno rafforza il legame tra Margherita e Gavin, trasformandolo in qualcosa di unico e profondo. 


Recensione:

Lessi tempo fa il precedente libro di Alice (trovate la recensione qui), quindi conoscevo già il suo stile di scrittura. Sin dalle prime pagine, ho notato un netto salto di qualità, ma allo stesso tempo la sua voce narrativa rimane riconoscibile. Tanto che, in alcuni momenti, Margherita mi è sembrata quasi un’eco del romanzo precedente. Non lo considero affatto un aspetto negativo, anzi: ho trovato questa continuità uno dei punti di forza dell’autrice. Pur trasmettendo una sensazione familiare, la storia è ben distinta dalla precedente e riesce a emozionare in modo unico tenendoti incollata pagina dopo pagina.
Uno degli elementi che ho apprezzato di più è stata la struttura del libro: i capitoli brevi mi hanno permesso di procedere con la lettura anche nei momenti in cui non avevo molto tempo a disposizione. Personalmente, ho l’abitudine di non interrompere un capitolo a metà, quindi se è troppo lungo rischio di rimandare la lettura fino a quando non posso dedicargli il tempo necessario. Questo libro, invece, ha saputo adattarsi perfettamente alle mie esigenze (certo, non disdegno libri dai capitoli più lunghi).
La storia di Margherita mi ha colpita profondamente: porta sulle spalle un bagaglio emotivo fin troppo pesante per la sua età. Ho percepito tutta la sua sofferenza, ma anche la sua crescita, in un percorso che non è mai stato scontato. L’ambientazione della sala da tè letteraria è semplicemente meravigliosa e ha risvegliato in me un sogno che porto nel cuore fin da quando avevo 15 anni: aprire un caffè letterario. Nella magica sala da tè letteraria di Violet, ogni libro trova il suo tè e ogni anima il suo conforto. Ad ogni libro viene abbinato un tè, una carezza che rende tutto così magico e familiare.
Tra i personaggi, ho adorato Violet: la nonna che tutti vorremmo avere, capace di ascoltare, comprendere e accogliere senza giudizio. Gavin, invece, mi ha lasciata un po’ spiazzata: ho fatto fatica a inquadrarlo e avrei avuto bisogno di qualche dettaglio in più per comprenderlo appieno. Proprio quando ho iniziato a entrare più in sintonia con lui, il romanzo è finito… e avrei voluto restare ancora un po’ tra le sue pagine. Capire meglio il suo passato e della sua famiglia d'origine.
Tra emozioni contrastanti, dolore, gioia e vuoto, questo libro mi ha accompagnata in un’evoluzione narrativa e personale che ho trovato intensa e tutt'altro che prevedibile. Se cercate una storia capace di toccare corde profonde, questo romanzo fa per voi.

Spero possa esserci un altro libro legato a questa storia ma con protagonista Violet e il suo passato, ho tanti punti interrogativi a cui trovare risposta e dubbi da sciogliere..

Valutazione: 


giovedì 19 dicembre 2024

"Tè alla viola e segreti in soffitta" di Alice Buzzella (Segnalazione)

 



Titolo: Tè alla viola e segreti in soffitta
Autore: Alice Buzzella
Genere: Narrativa contemporanea, romance
Casa Editrice: Land Editore
Data di Pubblicazione: 19 dicembre 2024
Formato e prezzo:
Ebook: 0,99 €
Cartaceo: 16,00 €
Copertina rigida: 19,99 €
 
Trama:
Margherita, una giovane appassionata di scrittura, stringe un’insolita amicizia con Violet, un’anziana signora che gestisce una sala da tè letteraria. Il loro legame si fonda sull’amore comune per la scrittura, e Violet diventa per Margherita una mentore e fonte d’ispirazione. Quando Violet attraversa un periodo difficile, Margherita decide di aiutare Gavin, il nipote di Violet, nella gestione della sala da tè. Questo impegno rafforza il legame tra Margherita e Gavin, trasformandolo in qualcosa di unico e profondo. 

Dove Trovarlo:
Amazon (anche con Kindle Unlimited), libreria, sito della casa editrice Land editore (https://www.landeditore.it/teallaviolaesegretiinsoffitta)
 
Autrice:
Nata nel 1990 in Lombardia, Alice Buzzella ha sempre avuto una passione per la scrittura. Fin da giovane, ha condiviso i suoi pensieri e le sue emozioni sui social media, conquistando una comunità di lettori affezionati. Il suo percorso letterario inizia ufficialmente nel 2016 con la pubblicazione del racconto “A Time for Dancing” nell’antologia “Oltre i media”. Da allora, ha continuato a contribuire con racconti brevi a varie antologie e ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, “L’estate più bella della mia vita”, nel 2021.

Buona lettura!






giovedì 29 agosto 2024

Recensione del romanzo: "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin






Cambiare l'acqua ai fiori.

Generenarrativa contemporanea
Pagine: 480
Editore: PubMe
Prezzo: 19.00€ cartaceo
Data uscita: 19 luglio 2019
 

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Trama.

Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall’ordinario all’eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell’arcobaleno. La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l’ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d’erba.


Recensione:

Avete presente quelle letture che vi fanno provare un misto di amore e odio? Quelle che iniziano lentamente, quasi faticosamente, ma poi vi catturano, solo per farvi inciampare nuovamente in momenti di frustrazione, prima di riconquistare il vostro affetto? Ecco, questo libro rientra perfettamente in questa categoria, almeno per me.
L'ho iniziato qualche mese fa, esattamente il 24 marzo per poi concluderlo il 24 agosto (grazie goodreads).
L'inizio è stato piuttosto lento, tanto che faticavo a comprendere la direzione della storia, il ruolo dei personaggi e il loro vero carattere. Probabilmente ho iniziato la lettura nel momento sbagliato. Può capitare... motivo per cui, quando una lettura non mi arriva, quando non riesco ad entrare in quel mondo, non mollo ma vado avanti.
Ho fatto bene perché scavallati i primi capitoli, ho iniziato a capire, fare ordine, conoscere i personaggi e il loro ruolo all'interno della storia. Addirittura quasi ad adorare il lavoro di Violette. Mi sono chiesta perché non ci sia qui, sarebbe splendido poter fare come lei. Scrivere, appuntare le parole dei vivi per i loro cari, pulire, cambiare l'acqua ai fiori di chi non può farlo, lasciare un fiore sulle tombe dimenticate, conoscere storie, consolare...
Non posso negare che Violette sia un personaggio al quale legarsi senza troppi problemi, ha una personalità speciale. Chi la circonda lo sa bene, chi invece è stato sul suo cammino precedente a questa vita, non ha avuto lo stesso sentimento.. Violette è accomodante, simpatica, diretta, ha un'anima che si è creata camminando sui vetri rotti della vita voltandosi per raccoglierli, fonderli e ricreando qualcosa di meraviglioso. Le parti in cui si racconta del suo passato non sono facili, a tratti capisci già chi è, ma non è da tutti uscire come un fiore nuovo da ciò che ha vissuto. 
Alcuni capitoli sono stati estremamente difficili, ci sono argomenti ed eventi che urtano, irritano, vorresti saltarli, andare oltre, provi pena (in senso negativo) per alcuni personaggi. Quelli fanno parte del momento "odio". Non so, per quanto sia stato veramente una montagna russa leggerlo, mi piacerebbe ritrovare Violette altrove, che spunta in qualche altro romanzo dopo anni per sapere come sta quella guardiana che vorrei andare a trovare per bere un tè osservando la sua casa e il suo orto come se stessi andando da una cara zia. 

Philippe, lo conoscerete quasi subito e probabilmente, come me proverete una serie di sentimenti che cozzano tra loro. Dalla rabbia, al volerlo prendere a cazzotti, al provare pena (sia in senso buono che meno buono). Resta il fatto che si capisce quanto il background possa plasmare una persona portandola ad essere il proprio peggio o meglio... sta a noi scegliere e non possiamo sempre incolpare gli altri. 
Lui ha scelto il peggio, ha avuto possibilità per andare oltre ma è rimasto focalizzato su ciò che poteva essere la versione peggiore di se stesso.

Sasha, oltre la metà del romanzo ci è dato conoscerlo meglio, è una boccata di ossigeno non solo nella vita di Violette ma anche nella nostra mentre leggiamo, permette di ricalibrare il giudizio sulla lettura distogliendo l'attenzione da altre cose che ti farebbero voglia di chiudere il libro e lasciarlo a prendere polvere. Non è un personaggio salvifico, ma sicuramente aggiunge equilibrio alla narrazione. 
[Specifica: può sembrare un giudizio negativo invece è una nota più che positiva per l'autrice che ha saputo dosare e inserire bombole di ossigeno nei momenti giusti]. 

Non sto a dilungarmi. Diventa difficile per me dare un giudizio perché potrei cambiarlo in base alla giornata ma credo che al momento in 3 stelle e mezzo sia più che corretto. Vi consiglio la lettura se avete la mente sgombra, se invece è piuttosto carica, allora rimandate."


VALUTAZIONE: 

lunedì 19 febbraio 2024

Recensione del romanzo: "Il richiamo segreto del mare" di Judith Sparkle

 



Il richiamo segreto del mare.

Genereromanzo rosa
Pagine: 254
Editore: PubMe
Prezzo: 9.90€ cartaceo
Data uscita: 30 novembre 2023
 

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Trama.

È una notte d'inverno quando Josué Rancon trova uno strano oggetto nella sua rete da pesca. Potrebbe essere l'antico crocifisso di Santa Marta venerato dalle genti del posto fin dall'anno Mille e perduto due secoli prima a causa dell'assedio di Napoleone. Josué ne è convinto, tuttavia la Sovrintendenza manda ad indagare sull'isola l'archeologa Marianne Leroy, docente universitaria con anni di esperienza. Marianne è costretta a collaborare con Josué, perché il crocifisso è sotto la sua custodia finché non verrà provato che sia autentico. Purtroppo l'uomo è l'esatto opposto di ciò che lei si aspetta e lavorare con lui è tutt'altro che semplice. E mentre lei è sempre più affascinata dalla storia e dall'analisi della reliquia, Josué sembra attratto dal crocifisso per un altro motivo. Un motivo più oscuro e segreto, nel quale Marianne si sente sempre più coinvolta. Josué nasconde un segreto e il crocifisso è la chiave. Ma è una chiave che apre un passato doloroso e Marianne dovrà scegliere se aiutare fino in fondo Josué o allontanarsi da lui per sempre.


Recensione.

Ho iniziato a leggere questo romanzo proprio il giorno dopo aver scritto un capitolo su Santa Marta in collaborazione con un'autrice, senza pensare che alla base di questa storia ci sia proprio lei. Conosco Judith da molti anni ormai e ogni volta che sta per uscire un suo romanzo non vedo l'ora perché per me è una garanzia. So già che le sue storie saranno per me compagne di viaggio che mi porteranno a voler divorare il prima possibile ogni pagina ma allo stesso tempo mi faranno sentire la mancanza dei personaggi per la loro compagnia e la loro delicatezza.
Jousué e Marianne sono i protagonisti di queste pagine, molto diversi tra loro, almeno in superficie, hanno una vita simile, dolori simili ma che hanno affrontato in metabolizzato in modo diverso, nonostante ciò, in qualche modo tra loro c'è un filo che li unisce e rende il loro rapporto non scontato e naturale allo stesso tempo.
Josué è un pescatore, il suo amore per il mare si vede, anche se quella non era in realtà la vita che avrebbe voluto fare, gli eventi lo hanno portato lì e lui ci resta come a voler espiare colpe che in realtà non ha. Bada al padre malato, con lui il suo carattere un pò burbero si quieta, ha uno sguardo che lascia trasparire il dolore che ha provato e a cui è stato dato un carico più pesante del dovuto.
Marianne, svolge il suo lavoro da archeologa in modo eccellente, precisa, professionale, ma, nonostante sia una delle migliori nel suo campo, è empatica e riesce a mettere prima gli altri anche rispetto alla sua professione e professionalità.
Il ritrovamento del crocifisso di Santa Marta li fa incontrare, le lo strade si intrecciano poi prendono binari diversi ma il loro rapporto, inizialmente complicato, si evolve nonostante svariati intoppi, il passato che torna e intrusioni inaspettate. 
Non mi sto a dilungare, ci sarebbe tanto da dire ma non voglio rovinarvi la lettura, vorrei invece lasciarvi cosi, con il consiglio di leggerlo se volete una storia diversa, un romanzo rosa con un pizzico di leggenda, con qualche intrigo e colpo di scena ma anche con tanta comprensione e l'idea che ogni cosa si può sistemare e prendere una piacevole piega inaspettata.
Come valutazione ho dato 4 stelle, avrei voluto qualche approfondimento in più sulla storia passata di Josué e Marianne. Ci sono vari dettagli ma avrei voluto qualcosa di più, ho alcune domande che mi frullano in testa ma le farò direttamente a Judith.
Buona lettura.

Valutazione:  

giovedì 8 febbraio 2024

Recensione del romanzo: "La via del miele" di Cristina Caboni

 



  

La via del miele.

Generenarrativa contemporanea
Pagine: 320
Editore: Garzanti
Prezzo: 18.00€ cartaceo
Data uscita: 11 ottobre 2022
 

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Trama.

Dal tetto del palazzo, Alice riesce ad ammirare tutta Parigi. Davanti a tanta bellezza, ciò che si è lasciata alle spalle non fa più così male. Con sé ha portato solo la cosa più importante: le sue api. Lì, a decine di metri d'altezza, c'è il suo alveare, un posto per lei magico. Ma ora le api sono scomparse, e Alice sa che questo è un messaggio per lei. Loro da sempre le indicano la strada. Così, quando il telefono squilla, capisce che tutto sta per cambiare: sua sorella Emma, la persona che ha amato come nessun'altra, ma che non sente da due anni a causa di una sciocca lite, non c'è più. Prima di andarsene, però, le ha lasciato il dono più grande: sua figlia. Alice non sapeva di avere una nipote e non ha idea di come si cresca un bambino. Non si sente all'altezza. Deve trovare qualcuno che se ne prenda cura, anche se questo vuol dire andare in Sardegna, l'isola che fa da sfondo a tanti racconti della sua famiglia. L'isola dove vedrà le sue api volare leggere e riflettere il sole in lampi d'oro. Dove anche l'amore avrà un significato nuovo. Gli odori, i sapori e il vento di quella terra lontana faranno cadere una a una tutte le sue certezze, mentre le sue radici riaffioreranno dalla terra. Perché per andare avanti dobbiamo sapere chi siamo stati. Come un'ape che ricorda sempre la strada verso l'alveare, abbiamo tutti bisogno di trovare un posto da chiamare casa. Cristina Caboni torna con un romanzo che è un inno alla natura. L'autrice ci parla di quello che le sta più a cuore, la magia delle api e la difesa del loro mondo. Una storia di scelte e di legami familiari. Di amore e di speranza. Tra il fascino di Parigi e quello della Sardegna, una ragazza prova ad abbattere le barriere che la dividono dalla vera sé stessa.

Recensione.

Puntavo da tantissimo questo romanzo, mesi e mesi, ma c'era sempre qualcosa che mi tratteneva dall'acquistarlo; avrei potuto prenderlo in biblioteca, ma l'idea non era contemplata per due motivi... il primo riguarda il fatto che sentivo il bisogno di avere una copia da tenere  per leggere con calma e il secondo perché avrei voluto appuntare, segnare etc..
Ho fatto bene a seguire l'istinto e a non prenderlo in biblioteca, ci ho messo qualche mese per portarlo avanti e leggerlo, o anche solo andare oltre il primo capitolo. Non ho sottolineato ne appuntato nulla ma credo meriti una seconda lettura per arrivare a questo. Ebbene si, certe volte ho bisogno di sottolineare anche i romanzi XD.
Ero anche piuttosto ottimista portandolo in ospedale quando sono stata ricoverata per l'operazione, salvo poi rendermi conto che avevo talmente tanto dolore da non riuscire a tenere in mano nemmeno un foglio, per cui tutti e 4 i libri che mi ero portata sono rimasti nello zainetto e tornati a casa intonsi.
Il fatto di averci messo mesi per concluderlo sono dettati da varie vicende, prima tra tutte iniziare il libro dopo la diagnosi di cancro e leggere della morte della sorella di Alice per un cancro... Non è proprio la più bella e simpatica delle coincidenze per cui ho mollato. Poi l'ho ripreso e stava andando meglio ma in ospedale come detto non se n'è fatto nulla, al rientro men che meno perché avevo bisogno di qualche settimana di convalescenza ma eccoci ad inizio gennaio, finalmente lo riprendo tra le mani e... in pochi giorni lo finisco.
Sempre convinta di non fermarmi ad una prima impressione, cerco sempre di portare a termine le letture anche se magari sono controvoglia perché mi piace poco.. spesso vengo smentita e ne sono felice.
Ma passiamo alla recensione vera e propria (mi piace fare anche le premesse).
Alice, la protagonista, non mi era molto simpatica all'inizio, ci ho messo parecchio per iniziare a comprenderla e ad apprezzarla, l'evoluzione del suo rapporto con la nipotina, all'inizio molto complicato e che le scombussola totalmente la vita, è stato naturale e semplice. Cosa diversa invece per quanto riguarda il suo rapporto con le persone che incontrerà in Sardegna, non so come spiegarlo ma ho avuto l'impressione che mancasse qualcosa per la gestione dei rapporti con loro sia con il fidanzato francese. Arriva in Sardegna dal nulla, gesto atipico per il personaggio, e il tutto si conclude in pochissimo. Il rapporto con la madre invece è decisamente complicato e, benché la madre risulti particolarmente poco simpatica e accogliente, il tutto si evolve come ci si può aspettare anche grazie a qualche colpo di scena ben inserito ma che non ho capito al volo.
Meraviglioso invece il mondo del miele e delle api, ad un certo punto avrei voluto provare a lavorare con le api, provare ogni genere di miele e scoprire ancora di più cosa nasconde questo mondo incantato che si crea dentro le arnie.
Non mi dilungo oltre anche perché rischierei di svelare troppo per cui vi consiglio la lettura.

Valutazione:  




sabato 19 agosto 2023

Recensione del romanzo: "Cantico di una scacchiera" di Anis Naffati




 Cantico di una scacchiera.

Genereromanzo fantasy
Pagine: 504
Editore: Pav edizioni
Prezzo: 22.00€ cartaceo
Data uscita: 27 maggio 2021
 


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Trama.

La pace sancita dai trattati è in pericolo. Versantius Vezarium, reggente del Duca di Apharos, riceve un ordine preciso dal padre: uccidere il Duca, assumere il potere e permettergli di portare a termine la rivoluzione dell'Imperatore Techno Valazdar. Un rifiuto basta per rievocare i rancori del loro passato e preannunciare una guerra, che se all'inizio tacita, alla pari di una scaramuccia da salotto nobiliare, si ripercuote sull'intero Reame. Fatti inquietanti, cavalieri erranti e compagnie improbabili sono pedine di una scacchiera improvvisata, rimasta su una tavola troppo a lungo a causa di una partita mai conclusa.


Recensione:
Ultimamente ho avuto poco tempo per leggere per cui per questo romanzo ci ho messo ben 2 mesi, vuoi per le numerose pagine (ben 500), vuoi per gli alti e bassi riguardo l'interesse verso la storia, ho preferito prendermi delle pause ma concluderlo. Mi piace molto il genere fantasy, cosi come l'idea di concludere sempre ogni libro perché so che alla fine ne vale sempre la pena anche solo per lo sforzo dell'autore nel creare una storia e un mondo in cui immergersi.
Per apprezzare veramente questo libro sono dovuta arrivare alla fine, si perché ammetto di averlo trovato un po' pensante in alcuni capitoli.
Tantissimi personaggi, tantissimi nomi anche un po complicati (Monosiklo per me era diventato monoskilo altrimenti sarebbe stato un casino doverlo leggere correttamente ogni volta XD), con annesse spiegazioni piuttosto lunghe di eventuali parentele o caratteristiche del personaggio o del suo lavoro/ruolo che certamente possono starci ma in alcuni tratti hanno reso la storia molto lenta.
Altra nota dolente gli intrecci, sono tantissimi!!! Per ricordarsi tutto sono veramente troppi. Magari un personaggio sparisce per 200 pagine per cui ti dimentichi e dici.. "ma questo da dove spunta?" per poi ricordare che effettivamente avevi già letto qualcosa su di lui.
Numerosi colpi di scena, numerosi scenari che si aprono e che ovviamente dopo 500 pagine uno si aspetta che qualcosa inizi a chiudersi, invece no... non si chiudono perché essendo una saga questo è un po' come se fosse semplicemente una presentazione della situazione per cui ti restano tantissimi dubbi, tante domande... e questo è positivo perché significa che lo scrittore ha saputo creare una sorta di finale che potesse portare il lettore a voler sapere cosa succede dato che finalmente si iniziano a ricongiungere tutti i fili che erano stati tirati nei capitoli precedenti... o se vogliamo utilizzare la scacchiera come nel libro, è possibile mettere tutti i pedoni nelle loro caselle per fare le loro mosse.
Devo dire che la storia è molto interessante, ben studiata anche se qualcosa si sarebbe potuto evitare, ci sono capitoli che potevano essere più corti per alleggerirli dato che il materiale è veramente tantissimo.
Alcuni personaggi (spuntati in una scena ma ben descritti) potevano essere messi direttamente nel libro successivo proprio per evitare il rischio di dimenticarsi di loro e per evitare di ripetersi per farne memoria. Ma è solo un mio pensiero dettato dalla difficoltà nel ricordare cosi tante cose.
Nel complesso è un buon romanzo e, se vi piace il genere, ve lo consiglio tenendo presente che se faticate a ricordare i nomi vi conviene prendere un foglio per segnarli mettendo accanto una pio di caratteristiche.
Buona lettura.

Valutazione: 

martedì 11 luglio 2023

Recensione del romanzo: "Come cristalli d'inverno" di Mariangela Agnes








 Come Cristalli d'Inverno

Genere: romanzo rosa
Pagine: 212
Editore: self-publishing
Prezzo: 18.00€ cartaceo 0.99€ Kindle
Data uscita: 24 febbraio 2023
 

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Trama.

Sono passati dieci lunghi anni da quel lontano 1977, Anabel ora è una giovane donna impegnata nell’attività di famiglia e dedita a coltivare le sue più grandi passioni.
È la solita sognatrice di un tempo, conserva il suo carattere dolce, solare e determinato.
Ama con tutta se stessa le alte montagne di Gressoney-Saint-Jean che fanno parte di lei da sempre, crede nei valori forti della famiglia e dell’amicizia e riserva una buona parola per tutti.
Ma c’e qualcosa di diverso in lei.
Il suo cuore mostra alcune crepe molto profonde, la sua anima è come una rosa costellata di spine, e vive con un costante senso di malinconia.
Nel suo cuore c’è sempre il ricordo di Christophe.
Lui, Occhi di cristallo.
L’unico amore della sua vita.
Ma solo quando arriverà la neve candida e magica nel meraviglioso paesino di montagna, per lei tutto cambierà…
Anabel e Christophe riusciranno a ritrovarsi come cristalli d’inverno, leggeri e puri, che fluttuano e si sfiorano nel vento?
Tra i suoi amici di sempre, la famiglia unita al suo fianco, la sua dolce nonna Erina e i suoi saggi consigli, la piccola Zoe e la bellezza delle sue amate montagne. Nuovi incontri inaspettati e lettere del passato che tornano a incidere sul presente.
Il lago ghiacciato di Gover, il magico Monte Rosa e paesaggi mozzafiato nel periodo natalizio, il più magico dell’anno, Anabel vivrà nuove e indimenticabili emozioni.
La neve ha scritto per lei un nuovo inizio.


RECENSIONE

Questo romanzo è il secondo che parla di Anabel, trovate la recensione del precedente qui.
Una lettura invernale che in questi giorni di caldo mi ha fatto desiderare di essere tra quei monti e i fiocchi di neve, Peccato averlo concluso in due giorni :)
In questo nuovo libro troviamo un'Anabel cresciuta, ma che ha mantenuto i suoi sogni di sempre, cosi come la sua dolcezza e la sua determinazione e passione per ciò che ama.
Con lei gli amici di sempre, Alessina (Alex) e Franz, anche loro cresciuti e sempre uniti e inseparabili tra appuntamenti in pizzeria, a pattinare e passeggiate tra la neve che torna sempre a rendere il paesaggio mozzafiato.
E' tutto meraviglioso, se non fosse per quel vuoto lasciato da Christophe nelle vite di tutti loro quando, dieci anni prima, con la famiglia ha lasciato Gressoney-Saint-Jean per andare a Genova senza farsi più sentire.
Un vuoto fatto di tristezza, domande e anche un po' di rabbia per tutte le promesse svanite nel nulla.
Christophe, anche lui è rimasto esattamente come dieci anni prima, si è fatto uomo ma con i modi gentili e le piccole attenzioni che sapeva dare, sono rimaste una caratteristica anche in queste pagine.
La penna di Mariangela è una garanzia, ti fa percepire a pieno l'atmosfera di casa, il calore della famiglia e dell'amicizia con una semplicità e una delicatezza che la contraddistinguono.
Quel sapore di vita "di una volta" che lascia un po' di malinconia e di voglia di riassaporarlo soprattutto se accostato a ciò che offre oggi il nostro mondo frenetico.
Un romanzo rosa che non ha bisogno di inserire parti/scene spicy per essere divorato pagina dopo pagina lasciando il segno e la voglia di tornare tra quei monti con i personaggi.
Mi è tonata la voglia di rileggere il precedente libro per fare un salto nel tempo e ricordare ancora meglio come fossero loro da adolescenti.
Il mio personaggio preferito resta nonna Erina, credo possa essere la nonna che tutti vorremmo, o che vorremmo ancora con noi.. quella che non ha bisogno di troppe spiegazioni, che ti capisce e ti porta a ragionare da sola con piccoli input, quella che sa sempre cosa fare per tirarti su e spesso è attraverso il cibo (classico delle nonne)..
Non sto a dilungarmi, posso dirvi che vi consiglio questa lettura anche se non è inverno, vi scalderà il cuore.

VALUTAZIONE: